tag:blogger.com,1999:blog-4741219278943050141.post2626290229318156847..comments2017-01-09T07:50:11.376-08:00Comments on Gabriele Damiani scrive: Lo stalinismo di grillo sparlanteGabriele Damiani scrivehttp://www.blogger.com/profile/13197085279011888765noreply@blogger.comBlogger8125tag:blogger.com,1999:blog-4741219278943050141.post-62388835525262069632013-11-08T13:37:43.595-08:002013-11-08T13:37:43.595-08:00Sì, è così, le varie fazioni politiche devono pote...Sì, è così, le varie fazioni politiche devono poter esistere e concorre alle elezioni per ottenere i voti, se ci riescono. E i partiti, al loro interno, devono mostrare un minimo di elasticità, un minimo di flessibilità. Il partito di "un uomo solo al comando" prima o poi si sfascia. Guardiamo cosa è successo al partito del noto femminista. Nel 2011 si è spaccato a causa della diaspora di Fini e compagni (o camerati che fossero) e oggi si sta spaccando perché i ministeriali non hanno alcuna intenzione di far cadere il governo. Un capo lo si accetta, un padreterno in sedicesimo no. Gabriele Damiani scrivehttps://www.blogger.com/profile/13197085279011888765noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4741219278943050141.post-35017676032385595892013-11-08T12:54:28.891-08:002013-11-08T12:54:28.891-08:00A me sembra che il movimento cinque stelle, dopo g...A me sembra che il movimento cinque stelle, dopo gli entusiasmi del successo elettorale, si stia confrontando con i problemi di fondo che lo caratterizzano, primo fra i quali quello di fungere da contenitore per gente di diverso orientamento politico, tenuta assieme dal dissenso verso la "vecchia politica". Purtroppo l'idea della democrazia senza partiti è molto affascinante da raccontare agli elettori, quanto difficile da realizzare in pratica: i partiti di fatto esistono da quando è stata inventata la democrazia nell'antica Atene, proprio perché la gente la pensa in mille modi diversi. I partiti rappresentano in realtà una razionalizzazione degli orientamenti politici esistenti, non a caso è molto difficile trovare un solo elettore che si identifichi completamente nel partito che ha votato. Pertanto a mio parere vanno accettati come una cosa necessaria a fare in modo che la democrazia funzioni. Potranno non essere sempre gli stessi, potranno cambiare le idee, le persone ecc, ma, a farla in breve, esisteranno sempre una destra e una sinistra. Nel corso della storia tuttavia è saltata fuori più volte l'idea di realizzare una "vera democrazia" senza partiti, che rappresentasse i "veri interessi" del popolo. Il tentativo più serio e recente di realizzare tale sistema è avvenuto in Russia nel 1917 con i soviet degli operai, dei contadini e dei soldati. Si concluse, com'è noto, alcuni mesi dopo con la presa del potere da parte dei partito bolscevico guidato da Lenin. I soviet, nei quali i bolscevichi già dominavano da tempo, vennero svuotati di ogni potere serio e inquadrati nella struttura di uno stato a guida monopartitica.<br />Si sa che dalla storia non impara mai nessuno, perché la gente ha memoria corta, però a volte studiando il passato, scopri che le tue idee "geniali" le aveva già pensate qualcun altro. <br /> Alessandro Agratihttps://www.blogger.com/profile/07470112565027267507noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4741219278943050141.post-54990421002769854852013-06-22T10:36:22.962-07:002013-06-22T10:36:22.962-07:00Certo, ma la politica è basata sulla chiacchiera e...Certo, ma la politica è basata sulla chiacchiera e non è bene, nel senso che è controproducente, togliere la libertà di chiacchiera ai propri sodali e sostenitori, specie in un regime politico dove il voto è libero. Naturalmente, la parola è d'argento e il silenzio è d'oro, in particolar modo se si è vili e servili, però perdere le staffe per ogni scemenza che ti dicono suscita antipatia. La prima funzione del comando è l'esempio e un capo deve motivare ed entusiasmare la gente che è con lui. Convincere senza frusta.Gabriele Damiani scrivehttps://www.blogger.com/profile/13197085279011888765noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4741219278943050141.post-49036801509041847142013-06-22T09:10:57.043-07:002013-06-22T09:10:57.043-07:00Certamente, dici bene Gabriele. Permettimi: Da qua...Certamente, dici bene Gabriele. Permettimi: Da qualsiasi parte provenga, da sopra o da sotto, è facilissimo puntare l'indice su "Questo non è giusto! Quello è sbagliato"! Ma cosa proponi al posto di...? È qui il punto! La critica creativa, equivalente alla scoperta di nuove risorse, di nuovi impulsi, di rassodare la funzione guida. È questo che ti concede il sacro diritto di essere ascoltato. Gli strateghi militari di successo ne facevano largo uso e tu lo sai. Buona domenica. Argomento interessante.<br />Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/08185760621369673808noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4741219278943050141.post-71420867398385214602013-06-22T03:30:58.902-07:002013-06-22T03:30:58.902-07:00E va bene, ci vuole anche disciplina e rispetto de...E va bene, ci vuole anche disciplina e rispetto della parola data. Ma se si riceve una critica la si controbatte con le proprie argomentazioni, non si mandano le streghe al rogo. E per Dio, siamo uomini o caporali? (Modestamente, io sono un ufficiale. Uno di quelli con la mentalità da regio esercito, per giunta).Gabriele Damiani scrivehttps://www.blogger.com/profile/13197085279011888765noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4741219278943050141.post-23432903618409575962013-06-22T03:12:28.617-07:002013-06-22T03:12:28.617-07:00Sono d'accordo con i principi di base evocati ...Sono d'accordo con i principi di base evocati nella risposta a Giovanna. Dissento su due aspetti: a)se ho sposato una causa, nel momento in cui non mi riconosco in essa,DEVO rimettere il mandato ottenuto dagli elettori e qui non ammetto deroghe. b) una critica, un dissenso DEVONO essere presi in SERIA considerazione se accanto viene indicata almeno una soluzione al problema. È un pricipio di management collettivo anche a sfondo politico sociale, se si vuole avanzare nella nuova direzione, intraprendere il sentiero migliore individuato da xy. Le correnti? Fino a che punto tollerarle? E quante? Se troppe, inquinano l'apparato e danno luogo a faide interne. Credo che in Italia ne abbiamo fatta esperienza. Eliminarle del tutto è impossibile. Evitare che si sputtanino a vicenda dovrebbe essere un principio etico. Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/08185760621369673808noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4741219278943050141.post-40621770975456498832013-06-22T01:24:00.857-07:002013-06-22T01:24:00.857-07:00Ma no, Giovanna, non necessariamente. Personalment...Ma no, Giovanna, non necessariamente. Personalmente alcuni elementi del programma dei 5 Stelle non li condivido, riconosco però loro il pregio d'aver mostrato con forza il disgusto per i nostri inefficienti apparati politico-burocratici. Ciò che però trovo intollerabile è la loro intolleranza per chi non si piega, legato mani e piedi, al grillo-pensiero. Ed è in questo senso che definisco il loro un movimento immobile. La logica seguita da grillo sparlante è la stessa dei partiti di stampo totalitario. Chiamiamolo pure centralismo democratico, tanto per usare un eufemismo. Gabriele Damiani scrivehttps://www.blogger.com/profile/13197085279011888765noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4741219278943050141.post-90892678296778580772013-06-22T00:58:16.111-07:002013-06-22T00:58:16.111-07:00Quando una ventata d'aria fresca, deve attrave...Quando una ventata d'aria fresca, deve attraversare una discarica di merda, non potrà che arrivare in un modo solo dall'altro lato: inquinata.Smemorhttps://www.blogger.com/profile/06058064332478457850noreply@blogger.com